Del Romanico e della ceramica

Atri
Atri

[highlight bgcolor=”blue” txtcolor=”#fff”]Percorso[/highlight]

3) Itinerario del romanico e della ceramica durata 2 giorni 2 pernottamenti: Atri, Isola del Gran Sasso  .Scorrendo sul testo in grassetto col puntatore del mouse avrete link per ulteriori informazioni.

E’ l’itinerario che vi farà scoprire i gioielli del romanico di di S. Maria di Propezzano, S. Clemente al Vomano, S. Maria di Ronzano  e l’antica abbazia di S. Giovanni ad Insulam  e  poi vi farà ammirare la famosa ceramica castellana partendo dalla splendida Atri e i suoi famosi calanchi fino alle pendici del Gran Sasso con Castelli, la valle Siciliana e il santuario di San Gabriele.

[highlight bgcolor=”yellow” txtcolor=”#000″]Giorno 1 – Atri, Riserva Naturale dei calanchi di Atri; Pernottamento Atri [/highlight]

Si arriva  ad Atri ,  uno dei centri storicamente ed artisticamente più significativi del Medio Adriatico e del Centro Italia, sorgente su tre colli (Maralto, Muralto e Colle di Mezzo) che si affacciano sul mare Adriatico.

Il centro storico di Atri è ricco di monumenti, palazzi signorili, musei, caratteristici vicoli e piazze.

In Piazza Duomo si erge la Cattedrale di Santa Maria Assunta risalente al 1285 eretta su una precedente chiesa del IX sec. Il campanile, sul lato nord, è il più alto d’Abruzzo (ben 57 metri),  La prima parte della torre campanaria, in pietra, fu iniziata nel Duecento fino alla cella campanaria e completato in mattoni, con la cuspide ottagonale, da Antonio da Lodi (1502), che costruì campanili simili anche  a TeramoCampliCorropoli. L’interno è a tre navate.

Confinante con la cattedrale è la chiesa di S. Reparata (1741) e adiacente ad essa troviamo il magnifico chiostro e museo capitolare annesso. In piazza Duomo troviamo anche , il porticato ad archi tondi di Palazzo Mambelli , il Palazzo vescovile ed il Seminario appartenenti al tardo Cinquecento. Da vedere, l’ottocentesco Teatro comunale dall’invidiabile acustica, ricalcante  all’esterno il Teatro della “Scala” di Milano, mentre l’interno sembra rifarsi al “S. Carlo” di Napoli. Lungo il centralissimo Corso Elio Adriano troviamo la chiesa di Sant’Agostino e più avanti la chiesa di San Francesco . Da vedere poi ,la chiesa di San Nicola di Bari   e quella  di S. Chiara, con l’ annesso monastero delle clarisse.

Maestoso il Palazzo Ducale degli Acquaviva, attuale sede del comune ,costruito alla fine del 1300.

Caratteristica di Atri medioevale era la presenza al di fuori di ogni porta, della maestosa cinta muraria, di  fontane.

Resti di un teatro romano sono stati riportati alla luce nel corso degli scavi condotti nel 1993 .Della cavea situata nelle cantine del palazzo “Cardinale Cicada”, si conservano i pavimenti e le volte in calcestruzzo.

Per la pausa pranzo potrete gustare la cucina locale e soprattutto il famoso dolce della zonail Pan Ducale” e la squisita liquirizia locale.

Dopo il ristoro e aver goduto dell’incantevole vista del bel vedere, ci aspetta il paesaggio delle colline atriane con  la spettacolare presenza dei Calanchi vere e proprie “architetture naturali” . Giungiamo alla riserva naturale dei calanchi,istituita nel 1995 dove la Comunità Europea qualche anno prima aveva già identificato un Sito di Interesse Comunitario (SIC).

Comprende un’area di circa 380 ha ideale per i rapaci, infatti sono nidificanti diverse coppie di poiana, gheppio e sparviero. È inoltre possibile trovare, anche grazie alla vicinanza di diversi laghetti diverse specie migratorie.

Per gli amanti del cavallo e della bicicletta esiste la Ciclo-ippovia dei calanchi di Atri.

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[highlight bgcolor=”yellow” txtcolor=”#000″]Giorno 2 – S. Maria di Propezzano, S. Clemente al Vomano, S. Maria di Ronzano , Castel Castagna, Castelli, S. Giovanni ad Insulam, Isola del Gran Sasso ,  Santuario San GabrieleTossicia, Colledara  pernottamento Isola del Gran Sasso.[/highlight]

Partendo da Atri si  percorre la SP28 fino al casello A14 Atri-Pineto e si imbocca l’autostrada in direzione Ancona. Dopo pochi km si esce al casello di Roseto degli Abruzzi e si imbocca la SS150 fino alla diramazione della SP22C per S.Maria di Propezzano . Stile gotico e romanico si confondono nel delineare la struttura architettonica dell’edificio, preceduto da un portico accanto al quale si apre la grandiosa Porta santa di scuola atriana . l’ interno della chiesa è a tre navate divise da archi a tutto sesto con resti di affreschi quattrocenteschi. ( vedi itinerari delle abbazie)

Ritornando sulla SS150,  in direzione Montorio al  Vomano ,abbiamo dopo pochi km la diramazione della SP24B che ci porta alla Abbazia di San Clemente al Vomano. Fondata nell’874 ha l’interno a tre navate, terminanti con absidi semicircolari e presenta il più antico ciborio      d’Abruzzo (XII secolo). Rimbocchiamo la SS150 proseguendo fino alla diramazione per la SS491 della val Mavone raggiungendo  la Chiesa di Santa Maria di Ronzano. L’edificio appartenne al complesso monastico abbaziale dell’ordine dei benedettini che qui ebbero anche il convento, ormai scomparso. Lo stile architettonico della chiesa è caratterizzato da una chiara impronta di stile romanico . La pianta è quella classica benedettina a tre navate terminanti in absidi, con archi a tutto sesto che impostano su pilastri cruciformi e transetto lievemente sporgente sui due lati. ( vedi itinerari delle abbazie)

Prendendo la SP37B si giunge a Castel Castagna, borgo che presenta una splendida visuale del Gran Sasso ma soprattutto una forte tradizione di salumeria.

Dal borgo continuando lungo la SP37A  si giunge a Castelli che  sorge ai piedi del Gran Sasso a 500 m. s.l.m.

E’ famoso per la produzione di ceramiche, una tradizione che risale all’inizio del Rinascimento, che è divenuta famosa nel mondo per la qualità del design, ma soprattutto per la finezza della decorazione. Da vedere la chiesa castellana di San Donato con  un importante soffitto maiolicato, che per la sua singolarità è stato definito da Carlo Levi “ la Sistina della Maiolica”e la Chiesa di S.Giovanni Battista. Molto importante è poi il Museo delle Ceramiche di Castelli che conserva alcuni interessanti oggetti della scuola delle famiglie Grue, Gentile e Cappelletti.

A pranzo ci aspettano specialità abruzzesi come le Strongole arrosticini di pecoraPecora alla callara pecorino di Farindola, le Persichelle al tartufo  e per digestivo liquori come la Genziana o la Centerba.

Prendendo la SP37  torniamo sulla SS491 e proseguendo in direzione Isola del Gran Sasso troviamo  sulla destra l’antica abbazia di S. Giovanni ad Insulam, uno dei più importanti edifici religiosi dell’architettura romanica abruzzese.

La facciata di stile romanico fu alzata verso la fine del XII secolo e completata nel XIII con un coronamento orizzontale arricchito da mensole sulle quali poggiano archetti pensili che si alternano ogivali e a tutto sesto sovrastati da un’ininterrotta linea seghettata di conci.

Il portale principale databile nella prima metà del XII secolo, si apre in uno spazio rettangolare sovrastato dalla lunetta racchiusa all’interno di un’edicola.

Si continua lungo la SS491 ,entrando nel territorio della  antica Valle Siciliana, arrivando a Isola del Gran Sasso. Ricchi corsi d’acqua , boschi e la presenza imponente del Gran  Sasso permettono itinerari nella natura  arrampicate su pareti rocciose e gite in bici.

Il paese, situato in una posizione splendida a ridosso del parco nazionale , presenta vie strette, piazzette ,palazzi gentilizi e la chiesa di S. Massimo con un battistero lapideo del 1529 ed un portale in stile gotico. Nei dintorni si possono  visitare diversi eremi come :  L’Eremo di San Nicola,  L’Eremo di Santa Colomba ,  L’Eremo di  Frattagrande e L’Eremo di Santa Maria.

A pochi chilometri dal paese sorge Il Santuario di San Gabriele dell’Addolorata meta di due milioni di fedeli che ogni anno vi si recano per invocare il patrono d’Abruzzo.

Proseguendo lungo la SS491 giungiamo a Tossicia ,antica capitale della Valle Siciliana, con numerose testimonianze architettoniche risalenti ai secoli XV e XVI: il palazzo marchesale, i resti del castello e di case medievali , ma soprattutto alcune chiese.

Da vedere la chiesa di S.Antonio, con un bellissimo portale del 1471 tra il gotico e il rinascimentale, al cui interno  è conservata una pregevole tela: la Circoncisione, di Rico da Montereale(1595),

La chiesa di Santa Sinforosa (secc. XV-XVI) e il palazzo marchesale .

Nella frazione di Azzinano  ogni anno si svolge un concorso di murales e a Tossicia la rievocazione storica “I Mendoza nella valle siciliana”.

Tornando indietro lungo la SS 491 si giunge alla diramazione per SP40 per Colledara , borgo collinare con splendida vista del Gran Sasso.

Da vedere la chiesa di San Paolo edificata nel corso del secolo XVI e nell’incantevole borgo di Castiglione della Valle la Chiesa di San Michele Arcangelo, risalente al XII secolo.

Colledara ha nel suo territorio il parco Territoriale Attrezzato Fiume Fiumetto,circa 4 km di fiume con  vegetazione ripariale  costituita da diverse specie di salici, pioppi e farnia, relitto delle ultime glaciazioni e avifauna cotituita da picchio verde, rampichino, cincia mora e ballerina bianca.

Per gli amanti della tavola segnaliamo l’ottima porchetta di Colledara di cui nel mese di agosto viene effettuata l’omonima sagra.

In serata potrete comunque gustare nelle strutture ristorative della Valle Siciliana l’ottima cucina con pietanze quali: Maccheroni alla molinara e Pizza alle sarde.

 

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